Sovrapposizioni di lettere a costruire parole, di parole a generare frasi, frasi paragrafi e paragrafi pagine che mai saranno intese e quindi mai potranno essere fraintese nel loro reale intento comunicativo. La presunzione del linguaggio “alfabetico” lineare per cui lo sviluppo nello spazio e nel tempo definisce una possibile via di comunicazione e di comprensione reciproca è un’illusione. Ogni testo, ogni scritto, è liberato dalla posizione impostagli dal numero, dalla collocazione sequenziale e lineare spazio temporale.
a cura di Francesco Piazza